Batteria e Percussioni Jazz

PRIMO CORSO

– TECNICA DI BASE

Batteria 1

Rullante: – colpi singoli, derivanti dalla tecnica del rimbalzo della bacchetta sul tamburo in
modo da non stressare, in modo eccessivo, muscoli e tendini così da evitare irrigidimenti
muscolari e tendiniti molto frequenti nei musicisti che approcciano allo strumento nel primo
periodo di studio.
– colpi doppi, stessa tecnica e stesso approccio descritto nei colpi singoli.
– paradiddle in quartine di tutte e quattro le specie a velocità da 40 a 60 bpm.
– le terzine spiegazione di questa figura ritmica.
– le spazzole tecnica di base.

– PRASSI ESECUTIVA

Lo Swing: analisi della pulsazione swing attraverso la figurazione ritmica del piatto ride.
Indipendenza: esercizi di piatto ride e hi hat su II e IV quarto con fraseggio del rullante.
Velocità da 40 a 60 bpm.
Analisi, concertazione e trascrizione di brevi “assolo” eseguiti da batteristi degli anni 20 e
30 proventi dal dixiland come “baby” Dodds, dagli “hot five” e “hot seven” di Louis
Armstrong, alla “The original dixiland jazz band”, alla “creole jazz band”, ai “New Orleans
rhythm kings”.
L’accordatura della batteria jazz: spiegazione delle varie tecniche di accordatura per
ottenere un suono il più vicino possibile al proprio gusto musicale.
La postura e le posizioni del drum set: spiegazione della postura corporea corretta e del
corretto set up dello strumento per riuscire a muovere gli arti in maniera libera e rilassata.
Le forme nel jazz: la struttura armonica e metrica del Blues.

SECONDO CORSO

– TECNICA DI BASE

batteria 2

Rullante: – colpi singoli da 60 ad 80 bpm
– colpi doppi da 60 ad 80 bpm
– paradiddle da 60 ad 80 bpm
– press roll da 40 a 60 bpm
– paradiddle trasposti su tutto il set della batteria assegnando ad ogni “accento”, di
mano destra o sinistra, un suono diverso dello strumento. Velocità da 40
a 80 bpm
spiegazione di quintine e sestine eseguite ad una velocità da 40 a 60 bpm

– PRASSI ESECUTIVA

Lo Swing negli anni 40 e 50. Esercizi con piatto ride e hi-hat sulle diverse pulsazioni di
swing dei batteristi di quel periodo specifico il bebop quali Kenny Clarke, Max Roach, Roy
Haynes.
I ritmi latino-americani
La musica cubana: – il movimento del clave
– il pattern della cascara
– la campana
– i ritmi delle congas: guatrapeo e guaguancò.
Indipendenza: esercizi di piatto ride, hi-hat, rullante e cassa swing da 60 ad 80 bpm
derivanti da stick control, Jim Chapin, four way coordination.
Esercizi su ritmi cubani tratti dal libro di Horacio el negro Hernandez “conversation in
clave”.
Analisi, concertazione e trascrizione di assolo eseguiti da batteristi incisi intorno agli anni
’50 quali: Charlie Parker The Savoy & Dial studio session, Sonny Rollins Saxophone
Colossus, Ella & Luis, Cannonball Adderley Something Else, Thelonius Monk Brilliant
Corners.
Trascrizione ritmica di accompagnamenti della mano sinistra di alcuni pianisti, tra i quali,
Red Garland, Oscar Peterson, Wynton Kelly, da applicare successivamente al fraseggio del
rullante per esercitare il linguaggio dello swing avendo uno spettro ritmico più ampio e
vario.

TERZO CORSO

– TECNICA DI BASE

xilofono 1

Rullante: – colpi singoli da 80 bpm fino ad arrivare alla massima velocità che ogni singolo
allievo riesce a raggiungere.
– colpi doppi da 80 bpm fino ad arrivare alla massima velocità che ogni singolo
allievo riesce a raggiungere.
– paradiddle da 80 bpm fino ad arrivare alla massima velocità che ogni singolo
allievo riesce a raggiungere.
– paradiddle doppi da 40 bpm fino ad arrivare alla massima velocità che ogni
singolo allievo riesce a raggiungere.
– press roll da 80 bpm fino ad arrivare alla massima velocità che ogni singolo
allievo riesce a raggiungere.
– flam e drag da 40 ad 80 bpm.
– spiegazione di settimine da 40 a 60 bpm
– quintine e sestine da 60 ad 80 bpm
– lettura di marce tratte dal Wilcoxon

– PRASSI ESECUTIVA

Lo stile negli anni ’60 e ’70 esercizi con piatto ride e hi-hat sulle diverse pulsazioni di quel
periodo.
Il fast swing
Il piatto even eight. Tony Williams
I ritmi latino-americani
La musica brasiliana: il samba, il bossa, il bajao.
Il linguaggio del pandeiro, il linguaggio del surdo primero e segundo.
Emulazione di questi suoni sul set della batteria.
Le spazzole, l’up swing.
Indipendenza: esercizi di piatto ride, hi hat, rullante e cassa da 80 bpm fino ad arrivare alla
massima velocità che ogni singolo allievo riesce a raggiungere. Questi esercizi vengono
estrapolati dallo Stick control, Jim Chapin, Four way coordination.
Ritmi latino americani: il clave sul piede sinistro. Esercitare l’allievo ad utilizzare il piede
sinistro per suonare il pattern del clave cubano insieme alle figurazioni di cascara, con la
mano destra, congas, con la sinistra, tumbau con la cassa. Tutto questo è volto a sviluppare
l’indipendenza tra i vari arti.